GIOCO DI MANI

Ammassati come sottovuoto nel 766, mi trovo appiccicato alle spalle di una donna di un’età da dietro indefinibile. La mia borsa fa da cuscinetto tra me, lei e una denuncia. La denuncia vacilla nel momento in cui mi arriva una serie di messaggi sul cellulare che, adagiato sulla parete della …

LA PROF

Naturalmente, quando passa l’autobus, la fermata è stracolma di gente. Salgo pe’ culo e arrivo al massimo ad un passo oltre le porte, per tenermi afferro, temporaneamente, la scatoletta fissata in alto con la telecamera, ma, a causa della compressione delle persone, non riesco  a mettere giù il braccio.

L’APP

Sul 766, una signora shazamma le voci dei pendolari sull’autobus, il logo dell’App gira mentre cerca di capire le parole e la musica, ci mette un po’, poi si ferma e risponde che non trova nessuna corrispondenza.