Il re che temeva la morte

“Devo ucciderti mio caro amico e servitore”. Il comandante lo seguiva attentamente senza dire parola alcuna e senza fare una piega. “Mi fido solo di te. Quando avrai visto cosa c’è nell’aldilà, tu tornerai e mi riferirai tutto quello che avrai visto, svelandomi così il mistero una volta per tutte”

Il personaggio in cerca di una storia

E allora si arrampicò tra parole ingrate che descrivevano la sua vita. Scalatore che con mani nude e gessate si aggrappa a ogni minimo pertugio o punta che gli offre la montagna, anche le sue dita erano salde sulle righe che lo precedevano e con il piede sulla linea del presente a fare da propulsore per scalare tutto il paragrafo. Creava brecce tra lettere messe in un ordine che non accettava e avanzava spavaldo togliendo aggettivi e verbi che non meritava, in modo da uscire e farsi strada, fuori da quella storia che si rifiutava di vivere.

Alice, del cuore la scopatrice

Strana è quella via delle puttane, lì dove vengono offerte prestazioni che un classico frequentatore di tali donne troverebbe indecenti, inammissibili e fuori dal mondo. La prima che si incontra è Luana la puttana, una brutta, grassa e sporca donna che offre per pochi euro 20 minuti in cui ti fa accomodare nella tua macchina, sceglie un sottofondo musicale e ti legge un libro mentre ti accarezza dolcemente.
Luana la puttana però non è meno strana di quella che puoi incontrare dopo 50 metri: Alice. L’una non sa della presenza dell’altra, nascoste le une dall’altra da una curva e divise da percorsi diversi per arrivare sul luogo di lavoro.
Per 100 euro e 10 minuti di tempo, Alice ti scopa il cuore. Senza nemmeno toccarti, tantomeno parlarti. Continue reading

Luana la puttana

Il bambino

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Ci sono giornate estive in cui non c’è riparo dal caldo e rimanere volontariamente sotto al sole può essere un gesto per auto infliggersi una colpa. Il sudore sotto il collo e tra le pieghe della ciccia colava lungo il grande petto per poi sbattere contro l’orlo della maglia che lo assorbiva e lo faceva camminare lentamente tra le trame del tessuto. La peluria dei baffetti sotto il naso rivelava piccole goccioline di acqua, le ascelle erano caverne marine con stalattiti e stalagmiti di peli; quando alzava le braccia per sistemarsi i capelli si trasformavano in due mostruose bocche barbute.Continue reading

Luana la puttana

Gus

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Tornando a casa la incontrava tutte le sere, seduta su quella sedia dalle gambe storte. Anche lei le aveva così, le gambe: arcate, che ci sarebbe passato un cane con una scopa in bocca, credeva che quella forma fosse dovuta dal peso da sostenere perché la donna era particolarmente grassa e, cattiveria di un Dna, non aveva nemmeno le formeContinue reading

LA PIOGGIA PUÒ PIANGERE?

La vita di alcune gocce di pioggia come metafora della vita.
Tutto è nato a un paio di chilometri da qui. La corsa inizia nonostante non l’avessero chiesta. Atto egoista alcuni la chiamano. In principio bassa, la velocità non si fa attendere, aumentando progressivamente. Due gocce corrono parallele, si guardano con occhi di sfida, una abbassa la testa per andare in picchiata e più velocemente dell’altra, ma ecco che la rivale lungo la sua corsa sposa un’altra goccia e diventano un tutt’uno più grande e più forte di prima.

IL SOFFIONE

ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO Era una quindicenne il giorno in cui trovò un enorme soffione lungo una rete che delimitava un parco. La grandezza smisurata del fiore le fece pensare che le sarebbe servito per un desiderio altrettanto grande. Era consapevole che la vita, seppur in ogni età presenti ostacoli ed …