IL MORTO E LA PAPERA

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L’andata.

La giornata è cominciata alla “grande”, con treni cancellati a singhiozzo, causa cadavere ritrovato tra i binari a Roma. Riporto una battuta macabra, e, seppure cinica, anche lecita, che ho sentito dire: «Perché vengono cancellati alcuni treni e non tutti? Per non rovinare troppo il corpo?»

Il ritorno.

Prendo l’autobus ad Anzio, dalla stazione fino a casa. Ad un certo punto ci fermiamo, vedo dal finestrino un ragazzo, che corre a zig zag ricurvo verso terra, mentre l’autista grida:  «No! Sotto l’autobus, no!»

Penso “Ecco fatto, inizio con un morto e finisco con un altro”.

Ma è un falso allarme, stavolta il presunto morto è in realtà bello arzillo. Ed è  una papera viva e vegeta, anche se disorientata, con istinto suicida che corre in mezzo la strada infilandosi ed uscendo da sotto l’autobus.

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