Una giovane ragazza ha un bel da fare stamattina con il cellulare tra facebook, whatsapp e chissà quale altro social troppo giovane per me.
Dopo una serie di cuori e faccine con baci, guarda fuori dal finestrino, il dito inchioda, saluta e mette la retromarcia a tutto gas. Il pollice da Matrix è velocissimo, clicca in ogni dove per eliminare ogni traccia: entra su facebook, va sui messaggi, ne elimina una serie, poi decide per lo sterminio di tutta la conversazione completa, entra in qualche altra chat e controlla velocemente andando su e giù, poi torna indietro. L’i-phone è messo a dura prova per starle dietro, ora tocca a whatsapp, stessa storia, velocemente, entra in una chat, scorre su e giù, elimina le foto, i video, le tracce audio, torna indietro, sta per cancellare la chat errata, annulla ed fa fuori quella giusta, sms idem, i pollici sono sempre velocissimi, finché l’autobus si ferma ad una fermata.
La gente sale quando la pulizia etnica sta toccando alle telefonate, ne elimina un paio, poi scorre e ne cancella un’altra più sotto, torna più su, la gente preme, una guardata veloce alla galleria, lì sembra sia tutto a posto.
Lei, sospirando, abbassa le spalle come se si fosse sgonfiata, alza il viso e riceve un bacio.
«Buongiorno amore».
«Buongiorno amore mio».