Maledetta primavera

Erano già 5 minuti che era ferma nel traffico sotto la pioggia. Nel buio della notte il parabrezza dell’auto era diventato un quadro su tela nera, a causa dell’acqua i palazzi avevano perso i contorni, così come i lampioni e le auto, ferme in fila, e le persone e il semaforo. Il tergicristallo non faceva in tempo ad asciugare che altre gocce bagnavano il vetro, le spazzole andavano da una parte all’altra alla velocità minima, facendo quasi tenerezza, contro la forte pioggia che scendeva. Ma ad Alice piaceva vedere il vetro bagnato. Con tutte quelle macchie rosse indefinite di fari e luci varieContinue reading

Il re che temeva la morte

“Devo ucciderti mio caro amico e servitore”. Il comandante lo seguiva attentamente senza dire parola alcuna e senza fare una piega. “Mi fido solo di te. Quando avrai visto cosa c’è nell’aldilà, tu tornerai e mi riferirai tutto quello che avrai visto, svelandomi così il mistero una volta per tutte”

Il personaggio in cerca di una storia

E allora si arrampicò tra parole ingrate che descrivevano la sua vita. Scalatore che con mani nude e gessate si aggrappa a ogni minimo pertugio o punta che gli offre la montagna, anche le sue dita erano salde sulle righe che lo precedevano e con il piede sulla linea del presente a fare da propulsore per scalare tutto il paragrafo. Creava brecce tra lettere messe in un ordine che non accettava e avanzava spavaldo togliendo aggettivi e verbi che non meritava, in modo da uscire e farsi strada, fuori da quella storia che si rifiutava di vivere.

LA PIOGGIA PUÒ PIANGERE?

La vita di alcune gocce di pioggia come metafora della vita.
Tutto è nato a un paio di chilometri da qui. La corsa inizia nonostante non l’avessero chiesta. Atto egoista alcuni la chiamano. In principio bassa, la velocità non si fa attendere, aumentando progressivamente. Due gocce corrono parallele, si guardano con occhi di sfida, una abbassa la testa per andare in picchiata e più velocemente dell’altra, ma ecco che la rivale lungo la sua corsa sposa un’altra goccia e diventano un tutt’uno più grande e più forte di prima.