KIRSTIE

ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO – Letto da Lygia

Seduta accanto a me, sui sedili del treno, c’è una giovane ragazza. Il suo viso è nascosto dietro i capelli e le sue mani sono coperte per metà dalle maniche della maglia. Tira fuori dalla borsa un blocchetto di piccoli fogli di carta e una matita a punta fina. Davanti a noi, sono seduti un ragazzo e una ragazza fissati su lati opposti, le facce sembrano imbronciate o forse sono solo seriose. Non so nemmeno se si conoscono, ma l’impressione è quella di due che non hanno né voglia di parlare né di incrociare sguardi.
La giovane al mio fianco comincia il tratteggio Continue reading

IL RITRATTO

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Ore 9.00 di un mattino sosia di tanti altri e cappello di un comune giorno feriale. Autobus da Laurentina per via Grezar, salgo incazzato per l’ennesimo ritardo causa traffico tra il letto e il bagno. Sopra il mezzo c’è un ragazzo con evidenti problemi mentali… per colpa di qualche malattia? Bruciato da qualche sostanza? Non lo so. So solo che è grassoccio, porta vestiti e una giacca palesemente troppo larghi, parla lentamente, ad alta voce, quasi mono espressivo e ha lo sguardo spento.
È seduto nei posti a quattro, io gli sto davanti ma nel sedile opposto. Accanto a lui, quindi davanti a me, una signora anziana si siede, lo fa distrattamente sopra a un pezzo della sua giacca. Lui la guarda, tira con forza il lembo di stoffa e le dice arrabbiato: «Ma non lo vedi dove ti sei messa?» La signora tace, mi guarda, si alza e si siede da un’altra parte. Tempo in cui è rimasta seduta: sette secondi.
Rimaniamo io e lui.

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