LA NONNA FORZUTA

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Premetto che dai miei racconti sembra  che io passi le giornate nei bar e, se non fosse che specifico sempre che sto prendendo un caffè, molti mi potrebbero immaginare seduto al tavolo tutto il giorno a bere Peroni. Beh, così non è fidatevi.

Dopo l’ufficio il caffè è sacro. Come la mattina appena sveglio. E come dopo pranzo. E la sera… Vabbè, insomma.. Mi piace il caffè.

Questo incipit per sentirmi meno in colpa nello scrivere che mi trovo in un bar, fa caldo, una bella Peroni sudata di freddo mi guarda…dal tavolo del tipo di fronte  a me. Sul mio c’è invece un caffè, caldo bollente.

5 minuti prima mentre ero in cassa per pagare ho incontrato un tenerissimo marmocchietto di 3/4 anni la cui la nonna aveva appena comprato il Calippo.

Il piccolino lo stava strofinando con entrambe le mani per scaldarlo e farlo uscire quel poco che gli permettesse di gustarlo.  Ma il gelato era letteralmente  “gelato” così come l’ambiente del bar.

“Devi aspettare che si scaldi un po’” gli avevo detto. .

Lui mi ha guardato, ha strofinato velocemente il ghiacciolo e mi ha chiesto: “E adesso?”.

“ehm.. Adesso è ancora troppo freddo”

E allora  con faccia impunita gli ha dato una nuova strofinata di circa 1 secondo e mezzo.

” E adesso?”

” È sempre ancora troppo freddo”.

A quel punto l’ha dato a me  chiedendomi di scaldarlo io per lui.

Il calippo era praticamente un tronco di ghiaccio, ho accennato il gesto di scaldarlo ma poi gliel’ ho ridato dicendo che avrebbe dovuto aspettare ancora un po’.

Ora che sto fuori vedo uscire lui e la nonna. Si fermano all’entrata sotto il sole cocente, la nonna sta cercando qualcosa nella borsetta mentre lui sta ancora combattendo co’ ‘sto benedetto Calippo.

Aspetta che la nonna finisca di smucinare nella borsa, poi le chiede “Nonna, me lo scaldi tu?” .

La nonna allora lo prende tra le mani, fa roteare il calippo all’interno dei palmi delle sue mani ed ecco che il ghiacciolo si muove quel poco per sbucare dalla punta.

 Il bambino è così contento che esclama “Nonna ma tu sei fortissima, sei più forte dei maschi!! ! “.

“I maschi” in quel caso ero io, ma di fronte alla forza, non solo fisica, di una nonna le sorrido e  ammetto volentieri la sconfitta.

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