DIGER SELTZ

Condividi

Gli occhi dei peperoni, con aria innocente, sono fissi sulla bocca dello stomaco. Il cibo non va né su né giù, s’è incastrato da qualche parte. Insomma, non ho digerito il pranzo di oggi.

Ho bisogno di un Diger Seltz, ma quando esco dall’ufficio non mi va di comprarlo, nonostante il senso di nausea aumenti. Così mentre sono in macchina decido di fermarmi in un bar e chiedere se hanno una bustina.

Dietro al bancone c’è un giovane ragazzetto, basso e  magrolino, capelli neri, ricci corti tutti spettinati e una pelurietta nera sotto il naso che da grande vuol diventare baffo, ma con ancora tanta strada da fare.

Io: «Ciao, volevo chiederti una cosa forse insolita….hai per caso il diger selz?»

Lui, che capisco subito pensa sia un cocktail: «No, non facciamo il dengersdenz»

Io: «Ah… Guarda intendo il diger seltz… »

«no, il gingerrenz non ce l’abbiamo»

“Mmhh.. sto ragazzo ha del potenziale, dai che se continua così mi tira fuori pure un Gengis Khan”, penso e allora gliela faccio più difficile.

«Sai cos’è dgerslz?»

«….il?»

«Dgrsez…il digrslz»

«Mmhh….no, ma immagino  sia un cocktail… forse?»

«No, il dgrslz è un digestivo!», lo saluto e vado via.

«Ah, mai sentito questo gingerselz…»

Lo lascio mentre continua a trovare la parola giusta. «Gengerlenz..dengerslenz… Genferrenz….»

Sono passate un paio di ore, nessuno mi toglie dalla testa che in questo momento, mentre starà tirando giù la serranda del bar, lui stia ancora borbottando qualcosa del tipo: «Dengerslenz,… Gingersenz.. Sdegenzens….” per finire con un «Gengis Khan! Ecco  com’era!»

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *