AR CORE NUN SE COMANNA pt.1
Ti trovo un palloncino a forma di cuore davanti a un cancello, sembra come se volesse entrare… Faccio per prenderlo, ma per tutta risposta sento un: «Ahó, ma che voi? Vattene via!»
Racconti brevi, ironici o drammatici, di situazioni vissute realmente come pendolare o totalmente di fantasia.
Ti trovo un palloncino a forma di cuore davanti a un cancello, sembra come se volesse entrare… Faccio per prenderlo, ma per tutta risposta sento un: «Ahó, ma che voi? Vattene via!»
La sveglia suonò, come ogni mattina, alle 6.00 e, come ogni mattina, ricevette una manata tanto forte che smise di suonare. Lui si alzò, andò in bagno strusciando, ad ogni passo, le ciabatte a terra.
Mario e Anna (nomi di fantasia) sono una coppia di anziani che prende la metropolitana alla fermata del Policlinico. L’uomo, ha delle strane macchie sul corpo, è triste e pensieroso ma la donna cerca di tirargli su il morale.
Erano 4 giorni e 3 notti che lo vedevano seduto sulla stessa panchina al parco, ma già dalla prima notte la gente si avvicinava dietro di lui per farsi i selfie. Più che culi di gallina o segni di vittorie per battaglie mai fatte, la posizione era dell’indice accanto alla …
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO Stamattina prendo il mio solito autobus a San Paolo e devo dire che sono stato fortunato perché siamo arrivati in fermata nello stesso momento. Lo so che questa indicazione non è funzionale alla storia ma questi eventi quando accadono vanno raccontati.
Sono seduto al tavolino del bar, il sole è sparato sul mio viso, che d’inverno è veramente un piacere, mentre mi godo il mio solito quarto d’ora di pausa. Mi passa davanti una coppia: nonna e nipote. La prima, sorridente, ha occhi vispi. La seconda, sorridente, ha occhi solo per …
Stazione Cipro, due vecchiette ed un vecchietto che, senza esagerazioni, avranno fatto 250 anni in totale, stanno davanti il tornello di entrata della metro. Si posizionano con grande accortezza uno dietro l’altro, vicini vicini.
Nella più classica delle storie romantiche, ci saremmo
innamorati perdutamente, nella realtà il mio sguardo grida: “Eh no, cazzo! A costo di lasciarle un buco sulla maglia io non scendo dall’autobus!”
E il suo ribatte: “Eh no, porcatroia, a costo di portarmi dietro ’sto babbeo, io devo andare a prendere la metro!”
ASCOLTA L’AUDIO RACCONTO 8.10 fermata dell’autobus. Freddo artico. Io ho così tanta roba addosso che se mi accoltellassero arriverebbero al massimo alla maglia dell’ ottavo substrato. Arrivano tre teenagers, devo dire vestiti simil-eleganti. Uno dei tre, un ragazzone alto e ben piazzato, ha un classico Montgomery stile anni ’90 di …
Quali ricordi saresti disposto a cancellare per fare spazio a dei nuovi?
Questo anziano signore, il protagonista del racconto, ha ceduto tutta la sua vita per amore.