LEZIONE DI ITALIANO

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Mi domando perché stamattina il caso ha fatto incontrare un “simpatico” chiacchierone di 68 anni con 2 ragazzi senegalesi con tanta voglia di imparare l’italiano. O forse è meglio chiedere perché IO mi sono seduto proprio vicino a ‘sti tre.

All’inizio, mi sono fatto pure qualche risata sotto i baffi, però l’anzianotto strilla e soprattutto è un falso magro perché altrimenti non mi spiego la sua spalla ed il suo braccio all’interno dell’area del mio sedile!

Li ho trovati nel bel mezzo di una lezione politico-linguistica: «VOI DOVETE VOTA’ IL MOVIMENTO 5 STELLE! VOI VOTATE?»

Senegalese1: «Sì sì».

«AVETE LA NAZIONALITA’ ITALIANA? LAVORATE IN ITALIA?»

«Sì sì, io copriira»

«CHE COPRIIRA? HAI IL COPRIVAIT?» (Che è il coprivait?!)

«Sì sì copriira, lavoro con coprira».

Io: «Intende cooperativa..»

«SI, MA TU VOTI? DEVI VOTÀ IL M5S, CONOSCI LA SINDACA VIRGINIA RAGGI?»

«No».

L’anziano la cerca su facebook, ha 47 messaggi privati e un centinaio di notifiche, trovata la sindaca, gliela mostra.

«QUESTA È LA SINDACA VIRGINIA RAGGI, LEI CI DEVE SALVARE DAI FARABUTTI E DAI MALFATTORI» (due termini che non li sentivo dai tempi in cui leggevo Topolino).

«LEGGI CHE HA SCRITTO».

Quelli non capiscono.

«LEGGI… COME SE DICE IN INGLESE… RIDY, RIDY LA SINDACA».

Quelli sorridono e dicono di non capire.

«RIDY, COME SE DICE IN INGLESE….. RIDY…LEGGI…..»

«Io rido?»

«NO, RIDY DI RIDERE… RIDY DI LEGGERE»

«Ridy di leggere? Noi parliamo francese, no inglese».

«SI, RIDY IN ITALIANO SI DICE LEGGERE» (?!?!)

«In inglese si dice rid», intervengo io.

Manco mi sente e comincia a leggere: «Siamo sempre dalla parte dei cittadini…»

«VEDI, LEI PARLA E SCRIVE ITALIANO PERFETTO».

Il ragazzo: «Italiano difficile».

«NOOO, PER ME NON È DIFFICILE» (ma dai?)

«Sì, ma tu sei italiano» (appunto).

«SÌ, MA NON LO TROVO DIFFICILE LO STESSO» (non è un “contro” essere italiano ma un vantaggio!)

«Ma tu dove sei nato, uoz born?» (UOZ BORN!?)

«COME SI DICE DOVE SEI NATO IN INGLESE? TU UOZZOBORN?!» (ma t’hanno detto che parlano francese non inglese…)

E ha cominciato, sempre a voce altissima, a fargli un interrogatorio su chi erano che facevano, dove lavorano, dove abitano ecc.

L’altoparlante chiede se «c’è un sanitario nel treno perché una persona si sente malata», a me viene in mente un cesso ed un uomo che pensa di star male, ma non temo il restare fermi come succede in questi casi, piuttosto tutto il tempo in cui dovrò sorbirmi la lezione di italiano.

Dei due ragazzi, uno è quello che gli dà corda ed è a lui che chiede: «I tuoi genitori dove stanno?»

«No genitori».

«SONO MORTI?»

«Sì».

«AH, MI DISPIACE»

«Mia mamma».

«TUA MADRE COSA? È MORTA?»

«No, mia madre è viva».

«E ALLORA, PERCHÉ MI HAI DETTO CHE ERA MORTA?»

«Mia mamma».

«EH… È MORTA O VIVA?»

«Sì».

«SÌ, CHE?»

«Viva».

«AH, MA QUINDI È VIVA, PERCHÉ MI HAI DETTO CHE ERA MORTA?»

«No, no viva».

L’anziano signore, intestardito, incalza, non accetta che quel poro disgraziato abbia capito male.

«SÌ, MA QUANDO TI HO CHIESTO SE I TUOI GENITORI SONO MORTI, MI HAI RISPOSTO DI SÌ».

«Non avevo capito».

«E ALLORA PERCHE’ MI HAI RISPOSTO SÌ?!» (Forse per lo stesso motivo per cui al 90% delle tue domande hanno risposto così?!)

«DOVETE IMPARARE L’ITALIANO BENE, DOVETE LEGGERE… AVETE LETTO LA DIVINA COMMEDIA?» (se vabbè la Divina Commedia!)

Altri 20 minuti per spiegargli prima che cos’è e poi il significato di Divina e di Commedia.

Poi, con una pacca sulla gamba e sempre ad alta voce, il signore gli dice: «DAI… PIANO PIANO IMPARERETE!»

«Piano piano..»

«SÌ, PIANO PIANO SIGNIFICA INTEGRAZIONE» (…eh?!?)

Il ragazzo che è stato tutto il tempo principalmente in silenzio ripete: «..Piano piano significa integrazione».

«SÌ, BRAVO!»

Arriviamo a destinazione, non oso immaginare il livello di italiano raggiunto dei due ragazzi quando scenderanno dal treno.

Ma in fin dei conti, anche incontrare ‘sti tipi qua, significa integrazione.

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