IL GIORNO IN CUI HO IMPARATO A FARMI I CAZZI MIEI

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Di solito racconto di gente strana che incontro sui mezzi pubblici.

In quell’occasione per matto ci sarò passato io, ma giuro che era per una buona causa!

Una situazione successa parecchio tempo fa, tornatami in mente stamane vedendo in metro una giovane ragazza mangiare un panino con la mortadella. Mi sono ricordato del giorno in cui ho imparato a farmi i cazzi miei.

Una mattina di parecchio tempo fa ero, tanto per cambiare, in metropolitana. In piedi, davanti a me, sulla destra poggiata con la schiena sulla porta ad un paio di metri c’era una giovine ragazza di circa 15 anni che mangiava di gusto una rosetta bella scrocchiarella con dentro la mortazza.

Notai che sulla guancia, vicino l’angolo sinistro delle labbra, aveva un pezzo di scorza di pane, aspettai che mi guardasse e quando lo fece le sorrisi, tirai insù le sopracciglia per accalappiare la sua attenzione, misi la mano lato labbro e feci un gesto delicato per dirle «Ehi, giovine fanciulla hai una briciola sulla guancia».

Ma lei non afferrò il messaggio, guardò altrove, continuando a mangiare il paninozzo.

Ora, lo strano sarò stato io, ma credo chiunque vorrebbe essere informato con gentilezza del pezzo di insalata che sventola tipo bandiera tra i denti o, tanto per dire,  della patta aperta dei pantaloni che guarda caso rimane sempre a parentesi allargando il più possibile la “finestra”…

Quindi, non potendo mandare in giro quella giovine fanciulla con un pezzo de pane attaccato sulla guancia… ci riprovai.

Lei mi riguardò, io sorrisi di nuovo, mano davanti le labbra e il leggero gesto di prima… ma niente da fare, non capì… o capì chissà cosa…

3° tentativo: sguardo, sorriso e come sono andato a fare il gesto con le mani ho avuto un’illuminazione, ho realizzato che in realtà quel lembo apparentemente di pane era la tanto odiata acne giovanile.

La mano davanti la mia bocca si fermò, finsi un lungo sbadiglio, durante il quale pensai ad un modo per sguisciare con nonchalance dalla figura di merda, ma non mi venne in mente niente… i miei occhi, da che erano diretti a lei fecero un giro carpiato, per un attimo giuro che vidi appannato, atterrarono poi con la messa a fuoco sul display dove c’era indicata la prossima fermata che, toh’, guarda caso….. no, non era la mia, però mettersi preventivamente in coda per uscire è sempre meglio!

Così mi girai, andari verso l’altra porta e attesi  di scendere con due fermate di anticipo.

Se qualcuno mi volesse chiedere se preferisco esser passato come maniaco pedofilo o come uno che voleva spietatamente prendere in giro un’adolescente per i suoi brufoli… beh, rispondo che era meglio se mi facevo i cazzi miei!

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