IL GENIO DEI SEMAFORI

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C’è chi sogna di incontrare il Dalai Lama, chi Zichichi, chi Samanta Cristoforetti, chi Gigi D’Alessio (si ce ne sono, facciamocene una ragione)… io no, io vorrei conoscere quel genio che imposta il tempo dei vari colori nei semafori!

Perché non è possibile che il verde, per i pedoni, duri 4 secondi (li ho contati) e l’arancione due minuti!

La fregatura la trovi quando arrivi all’incrocio che è già arancione, ma non sai da quanto tempo. Lì è da decidere se attraversare giocando ad una sorta di roulette russa o rimanere fermo come un ebete passando i successivi minuti pensando  “vado… no, non vado, passo ora… no, non passo… corro.. no, a questo punto dovevo farlo prima”.

Il top è il semaforo davanti l’ospedale a S.Giovanni, lì il verde se ti distrai manco lo vedi, pensi che il semaforo sia passato direttamente da rosso ad arancione. Io ho avuto il piacere di vederlo una sola volta anni fa, da allora mi domando ancora se la vecchina passata con l’arancione e rimasta in mezzo la strada (vabbè, ma pure lei se l’era cercata!) sia poi riuscita ad arrivare dall’altra parte sana e salva.

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