FALSI GENTILUOMINI

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Premessa e ringraziamenti:

Ringrazio le persone che, questa mattina, sono riuscite a rompere la porta dell’autobus, perché, come spesso accade, pur non riuscendo ad entrare, si attaccano ostinatamente all’ultima persona all’interno, infrangendo ogni regola della fisica. Queste persone stanno per il 99% penzolanti fuori il bus e all’interno hanno solo una mano aggrappata alla minima sporgenza disponibile, tipo Manolo e la testa china in avanti, manco stessero tagliando un traguardo.

Signori cari, io sostituirei la porta con una bella ghigliottina, perché è la percentuale di corpo all’interno dell’autobus che eventualmente dà  il diritto ad entrare, e voi non arrivate manco al 5%.

Detto questo, mi ha veramente infastidito un uomo davanti a me, il quale entrato a testa bassa ha sgomitato e colpito sulla spalla la signora accanto a lui, scansandola letteralmente, in modo da  riuscire ad occupare un minimo di spazio vitale vicino il finestrino.

Questo gentiluomo, una volta sistemato, comincia a mandare compulsivamente buongiorni vari e lo vedo copiare ed incollare sempre lo stesso testo… è così veloce, che non riesco a leggere (anche perché, stando di fronte, devo farlo al contrario. Ricordo sempre che è mattina).

Poi, arrivano le risposte vestite da faccine con baci e cuori, tutte con mittenti nomi femminili: Irene aggiunge che questo weekend si devono assolutamente vedere, “Francesca 2.0” fa un occhiolino e chiede se lo può chiamare, “Lucia Uff” risponde con un buongiorno a te e così tanti puntini di sospensione che ci puoi leggere tanto altro.

Riesco a leggere le prime parole della poesia… è una di quelle sulla pace e sull’amore scomodando anche gli angeli custodi…

Ora, se io fossi il tuo di angelo custode farei la specializzazione per diventare cupido, ma munito di mazza da baseball, così te le faccio innamorare io a suon di mazzate le varie Francesca, Lucia e Irene!

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